giovedì 24 marzo 2016

NESSUN GELSOMINO NOTTURNO

di Gianluca Bissolati

Con la fronte contro il vetro,
nell'ora buia e notturna,
guardo il mondo e non lo vedo
e un'inquietudine ritorna.
Silente il cortile m'appare,
col cane ch'è fuor dalla cuccia.
La calma del bianco lunare
e rosso un lampione che brucia.
L'albero privo di foglie,
coi rami che sembrano dita,
ricama infinite le ombre,
come l'ombre della mia vita.
L'uccello rapace nel cielo
col verso che squarcia il silenzio,
sovrano incurante del gelo
vola sul mondo già spento.
E vola più triste la mente
sfrenata parlando a me stesso.
Come sempre nessuno mi sente
e tutto, dannato, rimane lo stesso.

2 commenti: