di Gianluca Bissolati
“È morto il migliore”,
disse la colomba
e con un gran strillare
fece eco una tromba.
“Va al cielo il grande Santo”,
rispose il passerotto.
“Mai ci fu altrettanto
un uomo così dotto”.
“La morte è tutta uguale”,
rispose secco il corvo.
“Un santo oppure un cane,
nessuno è mai risorto”.
mercoledì 18 maggio 2016
lunedì 16 maggio 2016
AMARO
di Juliao Vanazzi
Prima che mi dimentichi
Inebriato
Il tuo rimprovero
Lascia che ti dica quanto è stato amaro
Una ferita ad un cuore nero
Che poco lascia passare
Se non il male che tu mi hai fatto
Giustamente
Vedendomi come un nulla
Ebbene un nulla resterò
Dandoti ragione
Prima che mi dimentichi
Inebriato
Il tuo rimprovero
Lascia che ti dica quanto è stato amaro
Una ferita ad un cuore nero
Che poco lascia passare
Se non il male che tu mi hai fatto
Giustamente
Vedendomi come un nulla
Ebbene un nulla resterò
Dandoti ragione
giovedì 5 maggio 2016
SEDUTO SEMPRE DIETRO
di Gianluca Bissolati
Dai banchi dietro,
il mondo,
ha tutto un altro aspetto.
Si vede in prima fila
il primo della classe
che tanto non sopporto
e lui tanto mi odia.
Ma in fondo la ricerca
ci appartiene a entrambi,
a renderci diversi
son solo le domande.
E poi c'è il mio vicino
che russa sul suo banco.
Anch'esso è alla ricerca,
nei letti delle amiche,
di un senso della vita
e ieri l'ha trovato
per questo adesso dorme
vinto dalla fatica.
E poi ci sono quelli
seduti sempre in mezzo.
Non sanno che cercare,
così cercano tempo
per riflettere e capire
se è meglio stare in fondo
o tra le prime file.
Li capisco poveretti,
li capisco son confusi.
Anch'io che sono l'ultimo,
ma studio come il primo,
ricerco un po' di tutto
anche se ho già deciso:
voglio essere completo,
è questo il desiderio,
per questo osservo ascolto,
in breve: sto attento,
e lo faccio per la voglia,
la voglia di capire
com'è che gira il mondo
e come andrà a finire.
Dai banchi dietro,
il mondo,
ha tutto un altro aspetto.
Si vede in prima fila
il primo della classe
che tanto non sopporto
e lui tanto mi odia.
Ma in fondo la ricerca
ci appartiene a entrambi,
a renderci diversi
son solo le domande.
E poi c'è il mio vicino
che russa sul suo banco.
Anch'esso è alla ricerca,
nei letti delle amiche,
di un senso della vita
e ieri l'ha trovato
per questo adesso dorme
vinto dalla fatica.
E poi ci sono quelli
seduti sempre in mezzo.
Non sanno che cercare,
così cercano tempo
per riflettere e capire
se è meglio stare in fondo
o tra le prime file.
Li capisco poveretti,
li capisco son confusi.
Anch'io che sono l'ultimo,
ma studio come il primo,
ricerco un po' di tutto
anche se ho già deciso:
voglio essere completo,
è questo il desiderio,
per questo osservo ascolto,
in breve: sto attento,
e lo faccio per la voglia,
la voglia di capire
com'è che gira il mondo
e come andrà a finire.
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